Autore Franco Lazzarini
Formato: 15,5 x 21 cm.
Pagine: 150
Lo zufolo di canna è strumento quasi genetico dell'homo sapiens. Lo spirito che ne frequenta i suoni è fatto di magia, di sogno, di fantasiosa serenità. Accompagna il lento trasmigrare delle greggi mediterranee, le cantilenanti melodie dei griots e perfino le danze meridiane dei fauni.
Il titolo, tratto come metafora dall'ultimo dei cinque racconti, propone il senso dell'intera raccolta e suggerisce l'atmosfera (quasi un'aura) nella quale si muove il protagonista, che poi è voce narrante: anima pacata e sorridente è indotto a vedersi intorno un mondo comunque fascinoso.
E non è solo questione di ottimismo. Perché egli possa sentire e vivere così bisogna che disponga di una matrice solida e rassicurante come la terra in cui è nato: una Maremma, appunto, della quale sono protagonisti di racconto in racconto il mare, il padule, un usignolo, una famiglia contadina, il bosco. Il senso della tesi garbatamente proposta conduce a sottointendere una natura sempre amica, in grado di suggerire armonia e gioia, o almeno una sorta di felice malinconia.